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, voltandosi verso Arnolfo, gli domandò: "Mi dici perché te la prendi sempre con me?". "Io me la prendo con te? Neanche per sogno. Eppoi, anche se me la
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che aprì. "Giusto te!", disse Cesare con aria di gran mistero appena entrato in casa. "Che t'hanno fatto?" "Nulla ... Ho detto così per ischerzo
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quinterni provano che lo scolaro è un ragazzino pulito e che studia bene. Ti darò sette meriti per gli scarabocchi. I ragazzi di buona volontà, come te
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accaduto?", domandò il babbo. "Te lo racconterò io", disse Raffaello, quello che faceva da cavalleria . "No: io!", gridò Gigino, il rappresentante la
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". "Che cosa vuoi far della scherma?" "Voglio battermi ... " "Con chi?" "Con nessuno." "Benissimo: il signor Nessuno è l'unico avversario adattato per te
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... " "Ma queste son cose orribili! ... Lo racconterò ai carabinieri! ... " "Senti, babbo; io non voglio più andare a scuola." "Io farei come te. A che
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camicia, e ha detto che dal freddo tremava tutto come un pezzo di gelatina. Te lo immagini un brillante di gelatina! ( Ridendo di genio. BETTINA: E la
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un amico, avrai il coraggio di abbandonare la tua povera famiglia? Senza di te, noi moriremo tutti di dolore!" "Oh! non dite così: se no mi metterete
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volpe non mi fa paura." "Guarda un po' quanto coraggio hai messo fuori tutt'a un tratto: o chi te l'ha prestato?", disse Arnolfo ridendo. "Arnolfo
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strofinarsi gli occhi, poi disse piangendo: "Me ... l'hanno ... mangiata! ... ". "E chi te l'ha mangiata?" "Arabà-Babbà, un coccodrillaccio, che mangerebbe
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del fienile", disse Raffaello. "E noi, se vuoi scommettere, facciamo con te a chi salta meglio la gora del mulino", dissero Gigino e Asdrubale, i due
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, "che ne ha montati dimolti lei dei cavalli?" "Te lo lascio immaginare! ... " "Per esempio ... quanti?" "Ci vorrebb'altro a contarli tutti! ... " "Dunque
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mio maestro di ginnastica ha promesso fra sei o sett'anni d'insegnarmi la scherma ... e quando saprò la scherma ... allora, te lo dico io, non avrò più
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: "Bada, Pipì! A furia di scimmiottare gli uomini, un giorno o l'altro diventerai un uomo anche tu ... e allora! Allora te ne pentirai amaramente, ma sarà
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scimmiotto! Ti diverti anche a graffiarmi? Guai a te se ti provi a ripetere lo scherzo! Faccio giuro di strapparti le unghie a una a una! ... " E così dicendo
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morire?", domandò il povero Pipì con un filo di voce che si sentiva appena. "Fra poco te ne avvedrai! A buon conto, tu che hai gli occhi buoni, mi farai da
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piangere dirottamente, Pierino balbettò singhiozzando: "Io te lo dissi, Cesarino ... ma tu non mi volesti dar retta ... ." "Icché tu mi dicesti
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tempo. Sai piuttosto che cosa farei, se fossi in te? Anderei a giocare a palla fino a mezzogiorno: poi tornerei a casa a fare uno spuntino con una bella
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che li avrà spesi meglio, riceverà da me, a titolo di premio, un bellissimo bacio. Su, Luigino! Tu sei il maggiore e tocca a te a essere il primo
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, che le ciliegie te le darò io ... e ti darò qualcos'altro! A buon conto, esci subito fuori, e facciamo i nostri conti." "Così dicendo, il capo
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